Reduci dal sabato sera a base di cucina italo-ellenica settentrionale in quel di Kallithea, eccoci pronti per un’altra giornata pre-natalizia nella nostra amata capitale. Complice la particolarità della domenica con i negozi (e supermercati) aperti ci pare che gli ateniesi siano colti dalla frenesia di doversi per forza muovere in massa verso un qualsiasi esercizio commerciale per acquistare qualcosa (chi può permettersi di farlo, mentre chi non può farlo approfitta dell’occasione per una passeggiata in centro) e per questo motivo i piani della giornata prevedono di evitare accuratamente le zone più centrali della capitale. Ciononostante Αττική decide di scendere verso via Ermou in concomitanza dell’apertura dei negozi (alle 11, ovvero di prima mattina…) per ultimare le spese pre-natalizie, ma si pentirà ben presto del suo insano gesto visto che sarà di ritorno solamente alle 13 e grazie a un taxi che l’ha provvidenzialmente recuperata dalla stazione della metro di Evangelismos.
Il nostro piano prevede originariamente di muoverci in direzione Peristeri, ovvero uno dei comuni più grandi e popolati della Grande Atene che finora non abbiamo -colpevolmente- visitato, ma date le condizioni terribili del traffico e di riflesso dei mezzi pubblici (assolutamente non rinforzati per la domenica di shopping, anzi) decidiamo di virare sul più vicino quartiere di Metaxourgheio, zona Keramikos, per un tipico pranzo domenicale greco (ovvero intorno alle 14). Dopo circa 40 minuti di attesa del temibile autobus 732 verso la stazione della metropolitana più vicina e quasi sul punto di ricorrere ai numerosi taxi che casualmente compiono lo stesso percorso dell’autobus nella speranza di raccattare passeggeri esausti dall’attesa (e non sono stati pochi) finalmente raggiungiamo la meta prefissata, ovvero la stazione della metropolitana di Keramikos.
Dopo circa 10 minuti di passeggiata sulla via Alessandro il Grande -ricca di taverne, bar, pasticcerie e in generale di esercizi commerciali- giungiamo al mezedopoleio che vogliamo provare, il Mykinon Gonia (l’angolo di Micene, dal momento che la taverna è situata all’angolo tra via Alessandro il Grande e via Micene). Questo locale ci aveva stuzzicato la fantasia già quest’estate, con i tavolini disposti sulla via Micene (pedonale) gremiti di commensali intenti a degustare le pietanze della casa. Ovviamente le temperature invernali, anche se non propriamente rigide, hanno fatto sì che i tavolini venissero rimossi e che lo spazio disponibile fosse solo quello all’interno.
Il mezedopoleio ha un aspetto minimalista, con la cucina a vista (o meglio con la porta della cucina aperta) e diverse locandine di film del passato appese alle pareti (tra cui quella di Al Pacino in Scarface, per la gioia di Αττική). Veniamo subito accolti da un ragazzo giovane che crediamo essere uno dei soci, dal momento che starà per buona parte del tempo a chiacchierare amabilmente con un altro ragazzo che pensiamo essere il proprietario. Il menu è quello classico di una taverna greca, con i piatti della tradizione che abbiamo visto e rivisto in questi mesi ad Atene.

Scegliamo un’insalata di patate, zucchine grigliate, polipo alla griglia e filetto di pollo più il classico mezzo litro di vino questa volta rosé. Il servizio non è dei più veloci, ma ci era stato subito fatto notare come avremmo dovuto attendere circa mezz’ora per il polipo; temevamo che i piatti arrivassero tutti insieme e infatti -a parte l’insalata di patate- sono stati portati alla nostra tavola tutti allo stesso momento, costringendoci a varie acrobazie per poter fare stare tutto sul tavolo. Il responso però è buono, soprattutto per l’insalata di patate; polipo leggermente indietro di cottura ma in compenso molto saporito e pollo molto invitante. Chiudiamo il pranzo ordinando l’ammazzacaffè (senza avere ordinato il caffè, ma qui non vi è usanza di berlo dopo un pasto) consistente in un’invitante caraffetta di rakomelo bollente che trangugiamo con allegria nonostante i 15 e più gradi dell’esterno.
Responso finale: mezedopoleio da provare se siete in zona, soprattutto di sera quando vi è musica tradizionale greca dal vivo. Non ci sentiremmo di consigliarvelo se siete dall’altra parte di Atene, non tanto per un’ipotetica scarsa qualità del locale ma piuttosto per la moltitudine di proposte culinarie che pressoché ogni quartiere offre. Prezzi in linea con la media ateniese, ovvero circa 15 euro a testa per 4 pietanze, più mezzo litro di vino e una piccola caraffa di rakomelo.
Il ritorno a casa è qualcosa di tragico, dal momento che il centro di Atene è praticamente bloccato questa volta non per manifestazioni di protesta ma per il traffico fuori controllo di questa domenica pre-natalizia. Autobus deviati, taxi inesistenti anche davanti alla stazione di Evangelismos; riusciamo a evitarci una lunga camminata (in salita) verso casa solamente grazie al nostro preciso attacco a un taxi provvidenzialmente fermo davanti un chiosco e alla sosta del conducente per acquistare le sigarette. Morale della favola? Se siete ad Atene nei giorni antecedenti il Natale non fate affidamento sui mezzi pubblici su gomma e cercate di evitare il centro nel weekend. Nonostante le vicissitudini del trasporto pubblico, a cui ormai siamo tristemente abituati, queste problematiche non scalfiscono l’amore che proviamo per questa meravigliosa città, anche se la vorremmo vedere più allineata ad altre capitali europee riguardo a certe tematiche.Speriamo che il 2016 porti miglioramenti anche dal punto di vista della gestione del traffico e dei trasporti pubblici, oltre a una situazione economica meno critica per Atene e la Grecia in generale.
Indirizzo:
Mykinon Gonia: Megalou Alexandrou 97 e Mykinon, Atene.
Come arrivare:
Fermata Keramikos (metropolitana linea blu), fermata Metaxourgheio (metropolitana linea rossa), fermata Plataion (linee bus 026,027,813)